Vestire il Paesaggio

 

 

LA PROVINCIA DI PISTOIA E IL VIVAISMO

La provincia di Pistoia, ormai da anni sede privilegiata dell'attività vivaistica, è leader in Europa nella produzione di piante ornamentali da esterno sia per la superficie complessiva dei terreni che occupa, sia per la vastità dell'assortimento dimensionale e varietale: a Pistoia, infatti, si può trovare dalla giovane pianta all'esemplare adulto di moltissime specie e varietà.

Tale primato ha origini lontane, quando nel XVIII secolo i contadini pistoiesi, oltre alle coltivazioni tradizionali, si dilettavano a riprodurre per i giardini dei signori di città, piante note, ma anche piante di origine esotica. Alla fine dell'800, quando Firenze divenne capitale del regno d'Italia, si rese necessario per abbellire ancor più la città e dotarla di aree verdi capaci di soddisfare la popolazione in continuo aumento, incrementare la coltivazione di piante ornamentali per rifornire la neo capitale.

In seguito il buon clima, la cui versatilità lo rende adatto per lo sviluppo di una tipologia di piante provenienti dalle regioni più diverse, ed il terreno altamente fertile, hanno contribuito alla crescita progressiva ed inesorabile di questa attività: a fianco di produzioni tipiche che traggono origine dai giardini delle ville rinascimentali toscane come agrumi in vaso, frutti e piante topiate, iniziano a sorgere nuove coltivazioni di piante esotiche provenienti da paesi lontani e che qui riuscivano a trovare il luogo adatto per crescere e svilupparsi. Tutto questo ha contribuito allo sviluppo di questa attività che oggi è concentrata nella valle dell'Ombrone pistoiese ed interessa oltre 5.200 ettari, con circa 1.000 ettari di coltura protetta e vasetteria, costituita da 1.500 aziende.

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La Provincia di Pistoia è il cuore del vivaismo Italiano, infatti nasce 150 anni fa, negli orti dentro le mura di Pistoia per produrre piante da frutto necessarie a soddisfare il crescente bisogno di frutta fresca della città. Oggi è Leader in Europa e rappresenta per eterogeneità e qualità dei suoi prodotti un territorio unico in cui si possono trovare piante tipiche di tutte le zone del mondo da quelle tropicali coltivate in ambienti protetti a quelle dei climi freddi che si riscontrano nelle zone più interne e nella montagna appenninica.

Il distretto si caratterizza anche per le produzioni tipiche che traggono la loro origine nella tradizione delle fattorie Rinascimentali Toscane: come la coltivazione in vaso di agrumi e di altre specie esotiche o l'arte topiaria per ottenere piante dalle forme più varie per l'arredo dei giardini classici.

Il vivaismo pistoiese propone un mix produttivo assolutamente ricco che in alcuni specifici prodotti raggiunge standard qualitativi ineguagliati a livello nazionale ed internazionale (conifere ed esemplari di grandi dimensioni).

Le classi merceologiche della produzione vivaistica rientrano nelle seguenti categorie: piante da pieno campo, piante in vasetteria, giovani esemplare in vasetteria e pieno campo. Le tipologie produttive realizzate dal comparto sono diversificate e, tra queste, le conifere occupano senz'altro un posto di primo piano fra le piante arboree ornamentali. Si possono inoltre annoverare altre tipologie quali alberi ornamentali a foglia caduca, arbusti a foglia caduca rampicanti ed altri arbusti e rose. Altre categorie particolari sono le palme e le acidofile: camelie, azalee e rododendri.

Le piante autoctone hanno recentemente assunto un ruolo molto importante per impianti di ripristino ambientale e ingegneria naturalistica. Si tratta infatti di specie indigene molto apprezzate dal mercato locale.

Il clima della piana pistoiese si caratterizza per avere inverni sostanzialmente miti con rari problemi di gelate tardive ed è particolarmente idoneo per le coltivazioni arboree, il terreno di origine alluvionale presenta una composizione caratteristica che facilità la formazione e al tenuta della zolla con un ottimo livello di fertilità che consente accrescimenti rapidi delle giovani piante.

La posizione geografica di Pistoia ha consentito nel secolo scorso di affermarsi come la zona di produzione sia di piante di tipo mediterraneo che continentale più a nord e quindi vicina ai mercati del centro-nord Europa, risultando come un positivo compromesso fra esigenze di tipo ambientale e di tipo economico. Inoltre in considerazione che la quasi totalità delle piante vengono commercializzate per via gomma la presenza del collegamento autostradale A11-A1 è stato probabilmente l'elemento vincente.

IL SISTEMA FUNZIONALE DEL FLOROVIVAISMO

Il sistema funzionale del florovivaismo è rappresentato sulla tavola P13 del Piano Territoriale di coordinamento della Provincia di Pistoia che individua la localizzazione della aziende e delle strutture a servizio e supporto dell'attività produttiva. Sono individuate le aree destinate alle diverse culture specialistiche quali l'orto-floricultura, le serre, il vivaismo in pieno campo ed il vivaismo in contenitore (vasetteria).

Si evidenziano, inoltre, i vari servizi tecnici, scientifici e didattici presenti sul territorio provinciale a supporto del sistema: l'Istituto professionale agrario, l'istituto sperimentale floricultura, l'istituto tecnico agrario statale, il mercato dei fiori di Pescia, l'università e l'arboreto.

Sono, infine, individuate le risorse idriche distinte in sorgenti utilizzate per acquedotti pubblici, sorgenti private o pubbliche, e sorgenti senza dati di portata e di uso.

A questo proposito sono oggetto di prioritario intervento i progetti mirati mirati alla realizzazione d'impianti per il ricircolo delle acque, per ridurre i consumi irrigui con l'introduzione di tecnologie di erogazione a domanda in funzione delle esigenze idrauliche; i comuni attraverso i propri enti strumentali attueranno i progetti per la riutilizzazione delle acque degli impianti di trattamento dei reflui civili e industriali per scopi irrigui.

La Provincia di Pistoia, il Comune di Pistoia e gli altri soggetti interessati attueranno tutte le iniziative necessarie per il consolidamento del polo scientifico e tecnologico per il florovivaismo a Pistoia nell'area individuata nell'ex campo di volo che ospiterà oltre alle strutture sperimentali già presenti, anche la sede dell'Università: corso di laurea in Tecnica Vivaistica ed il corso di laurea in Architettura del Paesaggio; l'arboreto.

Il P.T.C. mira a indirizzare le risorse finanziarie pubbliche per il miglioramneto e l'adeguamento dei processi produttivi tesi alla naturale utilizzazione della risorsa suolo e acqua.

Questi sono i riferimenti territoriali fondamentali che hanno consentito di avviare in modo razionale e partecipato il lavoro di formazione del distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, che pur non ricomprendendo nell'area, zone di collina e montagna, esse intrattengono rapporti funzionali fra la produzione di alcune tipologie come gli alberi di natale ed anche per le produzioni di biomasse legnose da destinare al riscaldamento della zona.

Segue il relativo estratto delle Norme Tecniche d' Attuazione del P.T.C.P. approvato con D.C.P. del 19/12/2002 - N°317.

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Articolo 16 - Il sistema funzionale del florovivaismo

•  Il sistema funzionale del florovivaismo è costituito dalle aziende e dalle strutture di servizio ed a supporto dell'attività produttiva così come individuate dalla tavola P13. Il P.T.C. finalizza le risorse finanziarie pubbliche per il miglioramento e l'adeguamento dei processi produttivi tesi alla razionale utilizzazione della risorsa suolo e acqua.

•  Le aree della pianura pistoiese ad agricoltura specializzata vivaistico-ornamentale e quelle della pianura della Valdinievole ad agricoltura specializzata florovivaistica individuate nella tavola P06 sono destinate alle attività del florovivaismo.

•  Il P.T.C. individua nelle infrastrutture per la mobilità, a servizio dell'area definita al punto 2, e individuate al successivo titolo VI e specificate nella tavola P07 risorse fondamentali a supporto del sistema florovivaistico, così come integrate dai singoli PS.

•  Sono oggetto prioritario d'intervento i progetti mirati alla realizzazione d'impianti per il ricircolo delle acque, per ridurre i consumi irrigui con l'introduzione di tecnologie di erogazione a domanda in funzione delle esigenze idrologiche. A tale scopo sulla base della carta climatologica QC08 la Provincia di Pistoia ed i Consorzi di Bonifica predisporranno progetti di bacino per il monitoraggio climatologico e per la definizione dei parametri irrigui di riferimento per le aziende.

•  I Comuni attraverso i propri enti strumentali attueranno i progetti per la riutilizzazione delle acque degli impianti di trattamento dei reflui civili e industriali per scopi irrigui.

•  I P.S., anche in base agli studi di settore allegati al P.T.C., individueranno le soluzioni per l'adeguamento della viabilità minore a servizio delle imprese ed in raccordo con la viabilità d'interesse provinciale definita dal P.T.C., anche attraverso un apposito progetto d'area integrato che razionalizzi l'intero sistema della logistica e della mobilità dei prodotti vivaistici.

•  La Provincia di Pistoia in attuazione della normativa vigente in materia attuerà un programma per la razionalizzazione dei servizi tecnici, scientifici e didattici a supporto del sistema.

•  Le risorse del Piano di Sviluppo Rurale sono finalizzate al sostegno dei progetti aziendali e territoriali che s'inseriscono nelle azioni sopra specificate ed in particolare che non prevedano l'impermeabilizzazione del suolo.

•  La Provincia di Pistoia e gli altri soggetti interessati promuoveranno tutte le iniziative necessarie per l'attuazione degli interventi di ristrutturazione delle infrastrutture e dei servizi per il florovivaismo individuati nella tavola P13 e specificati nel programma denominato “Linee progettuali per la ristrutturazione dei servizi al florovivaismo toscano” predisposto dalla Provincia di Pistoia nel novembre 2000. Tale programma si articola nel consolidamento del polo scientifico e tecnologico per il florovivaismo a Pistoia nell'area individuata nell'ex campo di volo destinato alla creazione e sviluppo dell'Arboreto di Pistoia con funzioni plurime, scientifiche, didattiche e ricreative e come struttura del collegamento paesistico dell'Ombrone così come previsto nella tavola P11; area che ospiterà oltre alle strutture sperimentali già presenti, anche la sede dell'Università con attivazione del corso di laurea in Tecnica Vivaistica ed in Architettura del Paesaggio. Nonché nella razionalizzazione del polo commerciale della floricoltura di Pescia.

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